Documenti
Quando si fanno escursioni col cane è necessario avere sempre la “carta di identità” del cane, sempre obbligatoria come in città. Non serve per i rifugi o pernottamenti, ma vigili, forestali o quant’altro possono esigerla in qualsiasi momento.
Vaccini
Prima di partire per un’escursione conviene verificare col proprio veterinario o sui siti istituzionali se nella regione o paesi scelti siano richiesti o raccomandati vaccini specifici.
All’estero
Per andare all’estero è necessario essere in possesso del passaporto veterinario che viene rilasciato dai Servizi Veterinari delle AUSL competenti per territorio. Ai fini del rilascio del passaporto gli animali devono essere identificati tramite tatuaggio (applicato prima del 3 luglio 2011) perfettamente leggibile o microchip e registrati all’anagrafe degli animali d’affezione.
Salute e forma
Ogni passeggiata o escursione deve essere valutata in funzione della forma del cane. Dogs on tour nasce proprio con questo intento e attribuisce indici di difficolta’ per tutte le escursioni. L’altitudine o il caldo possono essere un limite per un cane anziano o con particolari patologie.
Informati dal tuo veterinario come comportarti in caso di infortuni durante un’escursione.
Acqua e cibo
Bisogna portare sempre tanta acqua, i cani non sudano come gli umani e hanno bisogno di bere spesso per idratarsi e raffreddarsi. Quindi conviene avere sempre con se’ una borraccia piena esclusivamente per il cane. Si trovano ciotole da viaggio richiudibili per pochi euro nei negozi per animali.
Bisogna bagnare spesso la testa e le ascelle del cane se si fanno dei tratti lungamente esposti al sole o in spiaggia.
Dopo una giornata di bagni in mare e’ bene sciacquare accuratamente il pelo del cane con acqua dolce.
Sopratutto, non scordare il cibo, il cane deve mangiare come gli umani durante un’escursione.
In Montagna
Anche i cani come noi hanno bisogni di idratarsi, quindi dobbiamo sempre avere una borraccia con ciotola dedicata esclusivamente per il nostro cane, anche in inverno.
Ricordiamoci che dobbiamo valutare, osservare e comprendere se l’escursione è indicata allo stato di forma dei nostri amici, che MAI devono essere un’estensione del nostro ego nel raggiungere la meta a tutti i costi.
Se il cane non è ubbidiente prestiamo attenzione ad animali selvatici che potremmo incontrare. Se rincorsi dai nostri cani, seppure per gioco, possono ferirsi gravemente, disperdere energie e quindi indebolirsi. Ricordiamoci che siamo noi gli ospiti.
Se per il nostro cane l’istinto ad inseguire animali selvatici è così forte da non ascoltarci più può essere utile legarlo con una longhina di almeno 10 – 15 metri per permettergli comunque di esplorare divertendosi il territorio.
Evitare il contatto stretto con animali selvatici è di salvaguardia anche per il nostro cane. A loro volta infatti questi animali (così come le loro feci) possono essere vettori di malattie anche se i nostri amici sono vaccinati.
Raccogliamo sempre le deiezioni del nostro amico poichè possono essere pericolose per la fauna autoctona.
Ricorda che alcune aree sono vietate ai cani. Solitamente è ben segnalato il divieto, ma in caso di dubbio informati presso gli uffici turistici o le proloco.
Attenzione a dove beve il cane, evitiamo stagni, acquitrini e torrenti a bassa quota o con molto ristagno.
Se il tragitto prevede tratti esposti valuta la possibilià di assicurare il cane con una longhina alla sua pettorina (no collare) da assicurare a noi tramite moschettoni o nodo “Savoia”. www.youtube.com/watch?v=tYBkQrfr6cE
Sugli impianti i cani devono indossare la museruola, portiamola sempre con noi.
Al mare
Da evitare assolutamente le ore centrali della giornata, quelle più calde. Oltretutto sono quelle più affollate.
Avere sempre con noi una ciotola con abbondante acqua fresca è d’obbligo.
Posizionamoci in aree ombreggiate o sotto l’ombrellone, il colpo di calore può essere molto pericoloso.
Possiamo proteggere dal sole le aree sensibili con creme solari appositamente create per loro.
Evitiamo di far bere l’acqua salata al cane che può causare problemi gastrointestinali nonchè diarrea immediata.
Non forziamo il cane ad entrare in acqua o a nuotare, se non gli piace o non vuole rispettiamolo! A chi di noi piace essere spinto a forza in acqua?
Mentre siamo in acqua con lui stiamogli vicino, mentre nuota non riposa mai e per lui è molto più difficile tirarsi fuori d’impiccio in caso di stanchezza o bevuta improvvisa causa onde.
Usciti dall’acqua è buona norma sciacquare il nostro amico con acqua dolce per togliere sale e sabbia. Una volta lavato asciughiamogli le orecchie.
Ricordiamoci di avere sempre con noi il sacchettino per raccogliere le deiezioni.
Parassiti
Tratta con un antiparassitario per pulci, zecche, pappataci il tuo cane nei periodi primaverili-estivi. Boschi e montagna sono i luoghi preferiti di questi animaletti.
Rifugi
Per i pernottamenti nei rifugi non ci sono particolari problemi, al momento della prenotazione chiedi se i cani sono ben accetti e dove e come vengono alloggiati durante la notte. In alcuni rifugi il cane può dormire col padrone, in altri no e ci sono aree apposite.
Essendo un luogo pubblico porta sempre una museruola, è obbligatoria (io la porto sempre, ma non l’ho mai usata e nessuno mi ha mai chiesto di usarla).
Cani a protezione delle greggi
Meglio girare sempre al largo dai cani pastori: sono molto territoriali e possono essere veramente aggressivi. Se un cane pastore vi viene incontro fermatevi ed allontanatevi con calma, non urlate e non lanciate oggetti e non agitate bastoni. Non fissatelo negli occhi e tenete il vostro cane al guinzaglio. Se non è possibile aggirare il gregge valutate di tornare indietro.
Non cercate di interagire con un cane a protezione delle greggi accarezzandolo od offrendogli del cibo.
Se il cane pastore vi accompagna tranquilli senza mostrarsi aggressivo significa che ha capito che non siamo un minaccia, pertanto si limiterà a scortarci vigile fuori dal suo territorio.
In caso di aggressione da parte del cane pastore al vostro animale svincolatelo immediatamente dal guinzaglio.
Cinghiali
Questo animale è tendenzialmente diffidente nei confronti dell’uomo. Tuttavia se un cinghiale si trovasse in una condizione tale da non poter fuggire potrebbe provare a difendersi attaccandoci. La cosa più saggia da fare è tenere il nostro cane al guinzaglio fermandosi a debita distanza e, senza movimenti bruschi o improvvisi, allontanarsi tenendolo d’occhio; oppure trovare riparo su un rialzo dove non si può essere raggiunti.
La seconda situazione pericolosa è quella di incontrare una femmina con i cuccioli: l’istinto è quello di portare in salvo tutta la prole; anche in questo caso potrebbe spingere l’animale a difendersi.
Può essere utile fare rumore per cercare di spaventarlo.
Il cinghiale è comunque un animale che si muove in branco ed è rumoroso, tendiamo le orecchie e osserviamo il nostro cane che sicuramente si è accorto di loro ben prima di noi.
Sulla neve
Cerchiamo di insegnare al nostro cane a non mangiare quantitativi eccessivi di neve poiché possono causare congestioni ed irritazioni dello stomaco e dell’intestino.
Attenzione agli scivoloni, brusche frenate durante il gioco e ad ostacoli nascosti sotto il manto di neve.
I polpastrelli del cane resistono bene alla neve e al ghiaccio, tuttavia è utile prima di affrontare una passeggiata tagliare il pelo in eccesso sotto i piedi evitando così la formazione di piccole e fastidiose palline di ghiaccio. E’ come se noi avessimo dei sassolini nelle scarpe!
Altrettanto utile in caso di lunghe camminate è applicare sui polpastrelli creme a base di vasellina che essendo idrorepellenti isolano da ghiaccio e sale prevenendo screpolature e irritazioni. In commercio se ne trovano specifiche per i cani, personalmente uso della semplice pasta di Fissan per bambini che tengo sempre in tasca durante la passeggiata per evitare che si ghiacci rendendola inutilizzabile.
Il cappotto è utile a cani di piccola taglia a pelo raso e senza sottopelo. Per tutti gli altri madre natura ha già provveduto.
Le scarpette sono utili per proteggere i piedi dei nostri amici in caso di ferite pregresse. Le scarpette modificano la postura e limitano il naturale grip delle zampe del cane.
Informiamoci sempre tramite i rifugi, le previsioni meteo o blog delle condizioni effettive della neve.
Se utilizziamo ciaspole, ramponcini, ramponi o sci prestiamo massima attenzione a dove cammina il cane. Se calpestassimo inavvertitamente i suoi piedi o le sue zampe questi strumenti possono causargli tagli, lacerazioni e traumi non indifferenti che possono richiedere un intervento immediato del veterinario!